L’Epifania tutte le feste porta via.

Ma le cattive abitudini che fine fanno?

Si ricomincia un nuovo anno di buoni propositi

Dopo la corsa per gli ultimi regali, pranzi che durano ore e il ritrovamento di amici e parenti dopo mesi di lavoro, ci possia-
mo concedere un po’ di cura verso noi stessi, una volta tornati alla propria routine.
Non parlo di chi si ripromette di mettersi a dieta
da lunedì senza iniziare mai. Parlo di coloro che cascasse il mondo inizieranno davvero: dal tempo per leggere un libro, al tempo di prendersi cura del proprio corpo e del proprio benessere.
Non parlerò di diete modaiole che promettono risultati stellari dopo dieci giorni di digiuni e ri- nunce. Parlo della cura nel godersi un percorso che dovrà portare ad un risultato, ma senza stress aggiunti rispetto a quelli che la vita ci pone davan- ti. Parola d’ordine: “cura”.
Siamo troppo focalizzati al risultato senza pensa- re a come lo otteniamo e cosa sacrifichiamo nel percorso.
Iniziamo dalla paura dei risultati: coloro che sono entrati nel panico natalizio a causa di abbuffate ri- correnti possono stare tranquilli, perché potranno ritornare al loro peso forma seguendo una dieta bilanciata e varia, come quella che seguivano pri- ma. Per tutti gli altri che hanno sempre rimanda- to, questo è il momento buono per mettere un po’ di ordine ai bagordi della tavola. Non è mai troppo tardi per volersi bene e prestare attenzione alla propria salute. Habitué dei periodi di eccesso seguiti da digiuni intermittenti: dovreste sapere che le buone abitudini sono meglio dei sacrifici epocali. Perciò non sarà necessario eliminare i carboidrati per tornare in forma, ma consumar- li nelle giuste porzioni giornaliere, riducendo il
consumo di zucchero e prestando attenzione ai fuori pasto che possono rovinare anche le diete migliori. Evitiamo di stare a dieta ferrea per poi abbuffarci alla prima occasione utile.
Ecco un’altra parola a cui votarsi nel 2020: “mo- derazione”. Nessun eccesso a tavola, aumentia- mo il consumo di frutta e verdura e cerchiamo di alzarci senza essere satolli. Gli estremismi ri- chiamano estremismi. La gradualità porta molti più risultati di diete on-off che alternano giornate di magra a giornate di eccessi, che di certo non gioveranno ad impostare una certa regolarità. Regaliamoci un piano sensato che preveda pic- coli cambiamenti nelle nostre abitudini e che non siano percepite come grandi rinunce. Tra questi dovremmo evitare di concederci merendine tutti i giorni alla prima occasione, ma piuttosto sceglia- mo un frutto. Oppure prendiamo l’abitudine ad utilizzare il monopiatto se sappiamo che facciamo fatica a trattenerci dai peccati di gola.
Gli strumenti ci sono tutti: da app gratuite che contano le calorie introdotte con gli alimenti al fa- moso contapassi che ci aiuta almeno ad arrivare al minimo di attività fisica auspicabile.
Insomma, nell’epoca in cui viviamo si tratta solo di mettere un po’ d’ordine alla nostra giornata. Prendetevi cura del bene più prezioso che avete: la vostra salute.