Il Cottolengo cerca nuovi volontari

Angela ha perso la vista, l’udito e la voce. Se non ha una mano amica con cui passeggiare resta ferma e sorride. Lei è un’ospite della piccola casa della divina provvidenza, quel luogo co- nosciuto un po’ per tutti come il Cottolengo. E quando si entra all’interno di quei 122mila metri quadrati tra Valdocco e Porta Palazzo i miti e le leggende scompaiono lasciando po- sto a una realtà ben diversa.
Basta continuare a guardare Angela, la sereni- tà con cui lentamente siede sotto al porticato per godersi il calore del sole primaverile. A lei è stato portato tutto via da una meningi- te fulminea a soli sei mesi di vita e tra quegli ospiti del Cottolengo che potrebbero essere considerati gli ultimi, quelli che nessuno vuole vedere si sta bene e ci si sente a casa. Forse anche per questo è stata chiamata la piccola casa della divina provvidenza, perché potesse essere un posto che accogliesse tutti. Ma qui non si parla di mostri, si parla di povertà e di necessità: . Francesca avvolta da una coperta fa dei mosaici con il polistirolo in una delle sale adibite alle attività. L’inventore di questa nuo- va tecnica è Fratel Mauro che fa fare dei veri e propri capolavori agli ospiti. Poco più in la ci sono le cucine che preparano oltre duemi- la pasti al giorno che vengono poi smistati in tutte le strutture, chiamate più precisamente famiglie: . Poi ci sono le suore sordomute che in una stanza vicino alle “colleghe” di clausura preparano le ostie, dei piccoli cerchi perfetti con il Cristo inciso so- pra. Dall’altra parte della strada poi le scuole,
le elementari e le medie: .
Sono circa quattrocento gli ospiti presenti all’interno del Cottolengo suddivisi in picco- li gruppi all’interno delle strutture. Intorno a loro ruotano oltre mille volontari e mille e
quattrocento suore. .
E’ un luogo in cui è facile perdersi a causa del- la sua potenza e per conoscerlo a fondo pro- babilmente non basterebbe una vita. Quello che il Cottolengo fa, oltre ad aiutare gli ultimi, è di lanciare un messaggio .