Giovanni Brasso: “Il nostro comprensorio è invidiabile”
Intervista a Giovanni Brasso, presidente della Sestrieres Spa, la società che gestisce la Via Lattea. Una chiacchierata insieme al numero uno di Sestreres Spa dopo i 2milioni di sciatori giunti nell’alta Val di Susa durante le vacanze di Natale.
Una stagione piena di soddisfazioni, non si vedevano questi numeri da quindici anni, cosa ne pensa?
Il nostro è un comprensorio invidiabile, amato dagli sciatori “veri” e questo ci ha premiati. Quest’anno sono venuti anche tanti stranieri, merito dei tour operator di tutta Europa che ci hanno scelti. La neve ci ha aiutati e le giornate sono state belle. I dati delle vacanze di Natale comunque promettono molto bene, ma attendiamo quelli definitivi di aprile.
Come è cambiato e come ha resistito il comprensorio in questi ultimi vent’anni?
Abbiamo fatto un grosso lavoro sui collegamenti, durato anni. Sciare nella Via Lattea ora significa poter andare in più località nella stessa giornata. Un esempio? Si può salire a Sestriere, pranzare a San Sicario e terminare la giornata a Claviere. In più il nostro è un ottimo prodotto al prezzo giusto.
20mila sciatori al giorno, se lo aspettava?
Durante le vacanze di Natale c’è stato un passaggio totale di 2milioni di persone negli impianti. Un ottimo risultato direi. Abbiamo 57 impianti aperti tra Sestriere, Sauze d’Oulx, Cesana San Sicario, Cesana Claviere e Monginevro con 249 piste.
La sua pista preferita?
La 32, quella di Monte Banchetta. E’ una pista meravigliosa che oltretutto ha riaperto quest’anno. Consiglio a tutti di farla perché è meravigliosa.
Tra pochi giorni inizia la coppa del mondo a Sestriere siete pronti?
Stiamo lavorando da novembre per fa si che tutto vada per il verso giusto. E’ un onore per noi ospitare le più grandi sciatrici di tutto il mondo.
Su cosa bisognerebbe ancora lavorare per rendere migliore il comprensorio?
C’è da fare dei ragionamenti sul preski e hospitality. Ci impegneremo a fare di più in questo senso.
Come vede la Via Lattea del futuro?
La vediamo bene. Noi abbiamo il grande vantaggio di avere il 75% degli impianti sopra i 2mila metri. Questo purtroppo o per fortuna ci agevola dal punto di vista del riscaldamento globale. Senza contare che molte persone ultimante vengono anche a respirare aria pulita qui in montagna, visti i recenti dati sulle micro polveri in città, un po’ come fanno i cinesi. E poi a giudicare dalla marea di gente che c’è non posso che essere positivo. La Via Lattea è senza ombra di dubbio un’eccellenza del nostro territorio.